“Un particolarissimo giallo urbano, linguaggio contemporaneo asciutto, essenziale, con dialoghi a tratti surreali ma sempre indovinati” (Thriller Nord)

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Chon ha dodici anni e si chiama così perché suo padre da giovane ha lavorato a Shangai e si è innamorato di questo nome, ma il bambino ha anche un’altra particolarità: un udito fuori dal comune.

In realtà, la sua è una patologia chiamata iperacusia che gli fa sentire anche i bisbigli a decine di metri di distanza. Chon ascolta tutto, anche quello che non vuole, e i rumori che per gli altri possono essere tollerabili a lui scatenano forti mal di testa e uno stato di insofferenza che lo fa isolare quasi sempre da tutti.

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“Thriller scatenato, stile asciutto e montaggio sincopato che strizza l’occhio al cinema.” (AMICA)

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Chon ha 12 anni e un nome cinese benché sia italianissimo, di Milano. Gira con un cappello sempre calato sul capo. Ama i ragni perché sono silenziosi e ha la passione dei fumetti, di Tex Willer in particolare. Una malattia congenita, una forma acuta d’iperacusia, gli ha regalato una dote da supereroe: un udito da pipistrello che gli permette di sentire i bisbigli fino a 30 metri di distanza. Un dono che è anche una maledizione,

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“Narrato con gelida precisione”, Gazzetta del Sud

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(…) Rosanna Rubino sbarca nella collana Darkside di Fazi con Il Sesto Giorno. Ronnie Rosso è arrivato in Italia con un barcone da Tripoli. In pochi anni ha creato un impero, ma questo orfano nasconde un segreto che può mettere a repentaglio la sua fortuna e tutto è appeso a un filo sottile in un romanzo narrato con gelida precisione.

(Francesco Musolino, Gazzetta del Sud)

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“Una prosa livida come la Milano d’inverno”, Il Manifesto

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Secondo ingresso italiano nella nuova collana di Fazi. Darkside, dedicata al noir e alle crime story. Tra gli autori viene finalmente ripubblicato in Italia Leo Malet, il più grande noirista francese con Jean Claude Izzo. Qui però non siamo a Marsiglia, ma a Milano, in pieno inverno. Dalla cima di un grattacielo, seduto sul cornicione, Ronnie Rosso guarda la città sotto di lui. Ronnie, nato in Niger, era arrivato dalla Libia a bordo di un barcone,

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“Rosanna Rubino sa scrivere”, La sepoltura della letteratura

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Rosanna Rubino sa scrivere. Il suo secondo romanzo, Il sesto giorno, edito da Fazi nella collana Darkside, un racconto che si sostanzia di pochi fatti e grigie descrizioni, è un opera che vuole essere non banale, forse innovativa nei dettagli e nelle scelte stilistiche (non tanto linguistiche), pregna di significati sottaciuti e drammi divenuti ormai prassi, pane quotidiano da smerciare tra i troppo carichi, stanchi scaffali piegati delle librerie del centro città o di periferia.

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“Una lezione etica insospettabile”, Il Mattino di Salerno

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Un coltello e Miryam in foto, il giallo di Ronnie
Una storia tra migranti, misteriose scomparse e la foresta del web.

Ronnie Rosso è un migrante arrivato in Italia in maniera misteriosa e avventurosa all’età di 12 anni. Ha in eredità un coltello, l’immagine di una ragazzina, Miryam, e quelle ben più crude di morte del suo villaggio in Niger.
Un padre sconosciuto, una mamma morta di parto; è adottato dalle donne del villaggio ed è seguito da una volontaria,

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“La scalata al successo di chi parte dal niente”, Albatros

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Eroi metropolitani. Col “Sesto Giorno”Rosanna Rubino ci racconta la sua Milano e la scalata al successo di chi parte dal niente.

Ci sono scrittori che ce l’hanno dentro la passione per la scrittura e questa li contagia fino a renderli dei veri e propri mezzi per esprimere concetti difficili da spiegare, per raccontare di sentimenti intimi, sfruttare appieno l’immaginazione pura, per esorcizzare delle paure e magari farsi portavoce di verità complesse da accettare.

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“Adrenalina, mistero, stupore”, Gioia

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Ronnie, migrante nigerino che ha fatto fortuna e aspetta la quotazione in borsa della sua società in una Milano strana e cattiva, decide di raccontarsi per la prima volta in un’intervista concessa a un giovane cronista che ospita per sei giorni a casa sua: e sono giornate di adrenalina, mistero, stupore e colpi di scena. Un thriller complicato e avvincente, dove è la forza dei ricordi il motore che scatena le scelte più estreme.

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“Un futuro vagamente distopico”, Radio Libri

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Siamo fatalmente attratti dalle storie dei vincenti e vincente è il protagonista de Il Sesto Giorno di Rosanna Rubino, pubblicato da Fazi, il romanzo di oggi della NOBILE ARTE DEL DELITTO, qui a Radio Libri.

Ronnie Rosso vince alla maniera d’oggi ma vive in un futuro imminente, è l’inventore e capo di una società di audio sharing, Talentik, entrata nella rosa dei giganti della web economy al fianco di Google e Facebook, a un passo dalla quotazione miliardaria in borsa.

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“A tratti efficacemente disturbante”, Leggere a colori

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L’imprenditore di origini nigerine Ronnie Rosso sembra possedere solo carte vincenti: è un bel giovane dal fisico atletico, ha fondato Talentik, fortunata piattaforma digitale di audio sharingalle soglie dello sbarco a Piazza Affari, vive in un attico con piscina sullo sfondo di una Milano moderna e brulicante ed è un self made man di successo.

Lontano dall’atteggiamento da parvenu tipico dei neoricchi e quasi indifferente alle concessioni della buona sorte,

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“Tremendamente poetico e ricco di luci”, Omnimilanolibri

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Un immigrato startupper con un segreto, un giornalista precario che subisce la crisi, una giovane dai capelli rossi che campa lavorando in un locale, ma ha carte da giocare. Intanto il governo annaspa e a comandare, nelle strade, sono maschere di maiali che protestano dipingendo una Milano in balia di una logica distruttiva e priva di spunti su cui far leva per rialzarsi. Eppure arriva “Il sesto giorno” di Rosanna Rubino ed è tremendamente poetico e ricco di luci.

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“Un gran bel romanzo da leggere e da meditare”, Romano De Marco

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Che Rosanna Rubino sia stata allieva di una delle migliori scuole di scrittura d’Italia lo si intuisce da subito. L’autrice Milanese, di origini napoletane, ha esordito nel 2013 con “Tony Tormenta” (Fanucci). Un gran bel romanzo da alcuni troppo sbrigativamente etichettato come “urban fantasy” con uno dei finali più originali e struggenti che mi sia mai capitato di leggere.

Per il suo nuovo romanzo, la Rubino cambia completamente prospettiva, a partire dallaprosa che in “Il sesto giorno” è molto essenziale,

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